La previdenza complementare vista con gli occhi di un papà di due bambine

La previdenza complementare è il modo più semplice per trasformare il futuro in qualcosa di concreto: quando a casa le mie bambine (5 e 2 anni) mi chiedono di leggere una favola, mi rendo conto che per loro il futuro è ancora un gioco.
Per noi adulti invece il futuro ha un nome molto concreto: pensione.

Da padre, non posso fare a meno di pensare a come garantire loro stabilità, indipendenza e opportunità. E ogni volta mi chiedo: “Se un giorno la mia pensione non fosse sufficiente, chi pagherebbe il prezzo di questa mancanza?” Ecco perché voglio parlarti di previdenza complementare, ma non con i soliti termini tecnici. Voglio raccontartela con gli occhi di un papà.

Perché la pensione pubblica non basta

Il problema non è “se” la pensione sarà più bassa del tuo stipendio, ma quanto più bassa sarà.
Oggi un quarantenne può contare su un assegno pari al 50-60% del suo reddito.
Un libero professionista, addirittura, anche meno.

💡 Tradotto: se oggi vivi con 3.000 € netti al mese, potresti trovarti con 1.500 € o meno.

Come papà, non voglio che le mie figlie debbano rinunciare a un’opportunità perché io non ho pianificato in tempo.

Cos’è davvero la previdenza complementare

Non è un “di più” facoltativo, non è un lusso. È un cuscinetto che ti permette di:

  • Integrare la pensione pubblica.
  • Godere di vantaggi fiscali concreti ogni anno.
  • Avere la certezza che una parte del tuo reddito di domani sia già pronta ad accoglierti.

Pensala come un’assicurazione per il tuo futuro stile di vita: oggi versi piccole somme, domani hai una rendita che ti permette di vivere senza pesare sui tuoi figli o sullo Stato.

L’occhio da genitore

Quando porto le mie bambine al parco, mi fermo a guardarle correre libere e spensierate. E penso: “Vorrei che la loro libertà fosse protetta anche quando io non sarò più al massimo delle forze”. La previdenza complementare, per me, è esattamente questo: una forma di responsabilità verso chi ami, perché ti permette di non scaricare su di loro le tue mancanze.

Un esempio concreto

  • Se versi 300 € al mese in un fondo pensione a 40 anni, a 67 potresti ritrovarti con un capitale integrativo che ti assicura diverse centinaia di euro in più ogni mese.
  • In più, ogni anno recuperi fiscalmente una parte di quei versamenti (anche fino a 5.164 € l’anno deducibili).

Quindi: oggi risparmi sulle tasse, domani hai una pensione più dignitosa.

Da genitore, so che non posso proteggere le mie figlie da tutto.
Ma posso proteggere il nostro futuro economico con scelte concrete, prese oggi.

La previdenza complementare non è una favola: è la realtà che può permetterti di continuare a scrivere storie belle per la tua famiglia, anche quando arriverà il momento di smettere di lavorare.

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