UN MUTUO NON E' COME UN DIAMANTE, NON E' PER SEMPRE...

I mesi estivi hanno regalato delle piacevoli sorprese in relazione ai tassi di riferimento dei mutui.In relazione alle nuove misure della BCE e del proseguirsi del Quantitative Easing abbiamo visto raggiungere il nuovo minimo al livello del costo del denaro.
Questo dato, pur non essendo una buona notizia in termini di crescita economica di un paese, è però una manna dal cielo per chi ha un mutuo o per chi lo deve sottoscrivere nei prossimi mesi.
Vediamo innanzitutto come si calcola il tasso di interesse di un mutuo; il tasso del mutuo è dato dalla somma di 2 parametri: il tasso di riferimento di mercato e il guadagno della banca chiamato spread. Facciamo un esempio: se il tasso di riferimento di mercato è 0,50% e lo spread della banca è dell'1% il tasso del mutuo sarà dell'1,5%.
Il parametro di riferimento del tasso fisso è l'EURIRS, quello del tasso varibile è l'EURIBOR.

Schermata 2019-09-16 alle 154357png

Euribor e Eurirs hanno valori diversi in funzione della durata temporale che dobbiamo prendere in considerazione. Per quanto riguarda il tasso variabile l'euribor può esser preso come riferimento a 1 mese, 3 mesi, 9 mesi e 12 mesi; questo è a discrezione dell'istituto di credito. Per il tasso fisso invece, va preso in riferimento alla durata prevista dal mutuo.

L'euribor a 3 mesi ha un valore di -0,43%. questo significa che se lo spread della vostra banca fosse del 1% voi stareste pagando lo 0,57%.
L'Eurirs a 15 anni ha un valore di 0,28%. Se la vostra banca applica uno spread dello 0,50% significa che potete pagare un tasso fisso dello 0,78%.

Dunque è veramente giunta l'ora di fare un check up del vostro mutuo, perché con molte probabilità potreste pagare una rata più bassa del vostro mutuo.