RISCHIO DI LIQUIDITA’

Oggi parliamo di rischio di liquidità, ovvero il rischio che un titolo possa non essere venduto a un prezzo equo con bassi costi di transazione e in tempo relativamente breve.

Nel caso di un titolo illiquido, gli investitori richiederanno un premio per essere ripagati da tale rischio. Maggiore sarà l’illiquidità, tanto maggiore sarà il premio di remunerazione per gli investitori. Tale teoria spiega perché il grado di liquidità relativa di un titolo è un fattore che influenza il tasso di interesse di un titolo, ove gli investimenti con elevate caratteristiche di liquidità sono remunerati con tassi di interessi più bassi (a parità di tutte le altre condizioni).
Un ulteriore premio per il rischio di liquidità è previsto inoltre per gli investimenti in titoli a lungo termine; questo perché i relativi prezzi sono suscettibili di oscillazioni molto più elevate rispetto ai titoli a breve termine. In tal senso si sviluppa la teoria del premio per la liquidità, che si basa sull'idea che gli investitori saranno disposti ad investire in titoli a lungo termine soltanto se su di essi sarà offerto un premio, come compenso per l'incertezza del valore futuro di un titolo, che risulterà tanto maggiore quanto più distante si troverà la scadenza.

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Proprio per questo, in un contesto di incertezza, gli investitori preferiranno investire in titoli a breve termine, convertibili in denaro con basso rischio di perdita in conto capitale (ovvero di un calo del prezzo del titolo al di sotto del suo prezzo di acquisto). Pertanto, affinché gli investitori siano incentivati ad acquistare titoli a lungo termine, maggiormente soggetti al rischio di perdita in conto capitale, deve essere offerto loro un premio per la liquidità. Tale premio per il rischio di liquidità può essere attribuito al fatto che i titoli a lungo termine sono più sensibili alle oscillazioni dei tassi di interesse rispetto a quelli a breve termine.