RIMBORSI TRUFFATI BANCHE: PAGHI TU, PERCHE' PAGA PANTALONE!!!

Il Tesoro e l'Antitrust Europeo sono d'accordo sui rimborsi per azionisti e obbligazionisti dei così detti "truffati dalle banche". Secondo le notizie che circolano il 90% della platea dovrebbe essere coperto. Chi ha un reddito inferiore ai 35.000€ o patrimonio immobiliare inferiore a 100.000€ vedrebbe garantito il rimborso del 30% del costo di acquisto delle azioni e fino al 95% degli investimenti in obbligazioni.
Oggi sarò antipopulista, e non per difendere le banche in questione, lungi da me farlo, ma perché qualora questo decreto "truffati dalle banche" passasse, sarebbe vergognoso sia per i risparmiatori che non hanno voluto tassi fuori mercato e che hanno imparato le poche ma fondamentali regole per investire, ma anche per i consulenti finanziari che lavorano cercando di inculcare educazione finanziaria in un paese che, sotto questo aspetto è da terzo mondo.
La legge non dovrebbe ammettere ignoranza, il fatto di non conoscere il funzionamento di una pistola non mi esenta da condanna nel caso in cui sparassi a qualcuno, qui, invece, sembrerebbe che ignorare che l'acquisto di azioni rende soci, equivalga a partecipare a un tavolo di poker con la possibilità di essere rimborsato in caso di sconfitta: un assurdo.
Le regole che gli investitori consapevoli devono conoscere non sono poi molte:
- frazionamento del rischio (no singoli titoli);
- conoscere la differenza tra comprare un'azione e comprare un'obbligazione;
- essere consapevoli che rendimenti fuori mercato comportano l'accettazione di rischi fuori mercato;
- conoscere l'aspetto più importante di un investimento: il valore fondamentale del tempo.
Nel corso della mia attività negli anni, incontrando clienti e potenziali clienti questi sono stati i valori che ho tentato di trasmettere loro. Mi è capitato di incontrare potenziali clienti che avevano l'80% del loro patrimonio investito in obbligazioni ed azioni della loro banca, ebbene alcuni hanno capito e si sono "salvati", altri mi hanno detto cose del tipo "ma sa, il direttore è un amico" oppure "ma la banca è ho sotto casa" e ancora "sono loro cliente da 30 anni, ma le pare che una banca fallisce?!". L'approvazione di questo decreto significherebbe premiare questi ultimi a discapito degli altri: una clamorosa ingiustizia dunque. Ed ancora significherebbe dire a Mirko e a tutti i consulenti finanziari come lui che sono degli illusi a prodigarsi per cercare di rendere l'educazione finanziaria una materia davvero alla portata di tutti.

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Inoltre subentra un discorso di rischio morale: qualora quei clienti non pagassero, non capirebbero e a pagare saremmo tutti noi.
E non sarebbe una somma di poco conto quella da pagare: 1 miliardo e mezzo di euro.
Se lo stato avesse investito un decimo di questa somma in educazione finanziaria a partire dalle scuole, passando per corsi di formazione finendo per programmi televisivi, avrebbe (anzi avremmo) risparmiato molti soldi e forse, ma solo forse, ci sarebbero stati molti meno "truffati".
Ma non vi dà fastidio che parte delle vostre tasse vengano utilizzati per rimborsare chi ha investito i suoi soldi in maniera inadeguata oltre che superficiale, perché tanto a pagare ci pensa sempre Pantalone? 
Ah dimenticavo un'ultima cosa, di certo non saranno i dirigenti delle banche in questione a pagare... paghiamo noi, paghi tu, puoi starne certo!!!