INVESTIAMO I RISPARMI CON METODO

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PATRIMONIALE: SE NE PARLA TANTO, MA ABBIAMO CAPITO REALMENTE COS’È?

Mettiamo subito in chiaro una cosa: la patrimoniale esiste già e da molti anni, solo che non viene intesa come tale dalla maggior parte dei risparmiatori.

La patrimoniale è un’imposta che colpisce il patrimonio mobiliare e immobiliare, in altri termini colpisce sia le case che i soldi (siano essi sul conto corrente piuttosto che in titoli di vario genere).

Sulle case esiste l’Imu; a proposito, a tal riguardo è prevista una rivalutazione catastale sulle rendite che rischia di far raddoppiare l’ammontare dell’imposta municipale unica.

Sugli investimenti e sui depositi esiste l’imposta di bollo pari allo 0,2% e sui conti correnti esistono le imposte di bollo.

Questi addebiti sono delle patrimoniali “ordinarie” in quanto vengono prelevate ogni anno. Quello che in realtà spaventa e infastidisce i risparmiatori è l’eventualità, sempre più concreta, di una patrimoniale “straordinaria”.

Nella testa dei risparmiatori, soprattutto di coloro un po’ più in là con gli anni che hanno vissuto il periodo del governo Amato, si annida la preoccupazione di rivivere un nuovo prelievo forzoso sui conti correnti: vedersi cioè togliere in automatico dai propri conti correnti o deposito, una percentuale del proprio patrimonio.

Con l’avvento di Mario Draghi il fantasma della patrimoniale è sempre più atteso e non spettano certamente a me previsioni sull’accadimento o meno di tale evento; ciò che è certo è che il governo italiano dovrà trovare i soldi necessari ad effettuare diverse riforme più o meno assistenziali, visto il contesto storico che stiamo vivendo.

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Molti mi chiedono se esiste un modo per mettere al sicuro i soldi da un eventuale prelievo forzoso: c’è che mi ha chiesto se valesse la pena prelevare in contanti, chi mi ha chiesto se investendoli si sarebbe messo al riparo, e chi ha proposto molte altre soluzioni più o meno improvvisate e in alcuni casi fantasiose. La risposta è che, finché non si sa se verrà approvata e di che tipologia, non si possono dare certezze.

Certo, se decidessero per un prelievo forzoso, investire i soldi in fondi o titoli potrebbe essere la soluzione; è ovvio che non dovrebbe essere questo il motivo per il quale investire, quanto piuttosto quello di pianificare, investendo per obiettivi di vita.

Se decidessero per un aumento dell’imposta di bollo sugli strumenti finanziari, non ci salveremmo acquistando fondi o titoli, ma magari investendo in una polizza di ramo 1 o in un fondo pensione.

Insomma, lo spettro “patrimoniale” può esser visto e sfruttato per mettere la testa sulla pianificazione finanziaria e su come impiegare i nostri risparmi, qualora non lo si sia ancora fatto.