L’IMPORTANZA DELLE GIUSTE STRATEGIE NEI MOMENTI DI FORTE RIBASSO DEI MERCATI FINANZIARI
Quando i mercati diventano volatili, molti risparmiatori temono di perdere il capitale investito.
In queste situazioni spesso gli investitori vendono i titoli e parcheggiano il proprio denaro in liquidità o in quelli che considerano “rifugi sicuri”. Questa strategia rappresenta tuttavia il rischio di lasciarsi sfuggire una successiva tendenza al rialzo del mercato. La domanda essenziale è: una conversione di depositi vincolati o conti di risparmio, ha senso?
Franklin Templeton ha analizzato alcune possibili strategie prendendo in considerazione lo scenario del primo crollo delle borse mondiali dopo la Seconda Guerra Mondiale, chiamato Black Monday nel 1987. Simulando un investimento di 100.000€, effettuato il 30 settembre di quell’anno, vedremmo calare il 31 ottobre il saldo a 73.618€, a seguito di un calo del 26,4%.

A questo punto avremmo a disposizione 3 differenti strategie da attuare:
- Vendere e fare investimenti sicuri: vendere i titoli o i fondi azionari e depositare il capitale restante su un conto vincolato al 1,25% annuo. Così facendo recupereremmo il capitale investito nella bellezza di 24 anni e mezzo.
- Non fare nulla: il risparmiatore mantiene in essere il suo investimento in titoli o fondi azionari e attende una ripresa del mercato. Ci avrebbe messo 1 anno e 2 mesi a recuperare il capitale inizialmente investito.
- Fare investimenti aggiuntivi: il risparmiatore mantiene il suo investimento, ma effettua anche investimenti aggiuntivi. In questo caso abbiamo 2 varianti:
- Aumento della somma investita del 15% (15.000€): ripartiti in 3 rate mensili da 5.000€; dopo 10 mesi raggiunge e supera l’importo del patrimonio investito (117.000€ il 31 luglio del ’88);
- Aumento della somma investita del 30% (30.000€): ripartiti in 3 rate mensili da 10.000€; dopo 9 mesi raggiunge e supera l’importo del patrimonio investito (131.000€ il 30 giugno del’88).
Dopo aver osservato il comportamento nel breve, vediamo quali risultati avrebbero offerto all’investitore queste strategie nei 10 anni successivi:
- STRATEGIA 1: vende le sue azioni o fondi azionari e deposita il capitale rimanente su un conto vincolato al 1,25% annuo; il valore del portafoglio al 30 settembre del 1997 sarebbe stato di 83.356€ (perdita di 16.644€).
- STRATEGIA 2: non fa nulla, mantiene il portafoglio in essere e attende la ripresa del mercato; il 30 settembre del 1997 avrebbe avuto un capitale di 238.225€ (guadagno di 138.225€).
- STRATEGIA 3: fare investimenti aggiuntivi:
- Nella prima variante, con aggiuntivo di 15.000€ (3 rate da 5.000€) avrebbe visto il capitale rivalutarsi fino a 287.545€ (guadagno di 162.545€).
- Nella seconda variante, con un aggiuntivo di 30.000€ (3 rate da 10.000€) avrebbe visto il capitale rivalutarsi fino a 336.865€ (guadagno di 206.865€).
