ITALIANI: LIQUIDI, TROPPI IMMOBILI E SOTTOASSICURATI
Da una recente ricerca è emerso che gli italiani hanno una forte propensione all'acquisto di beni immobili e alla detenzione di liquidità nonostante i primi siano estremamente costosi e la seconda abbia una redditività praticamente inesistente. Dalla stessa ricerca è altresì emerso che solamente il 20% degli individui pensa alla successione e di questi solo il 5% ha affrontato il tema in maniera pratica.
Il patrimonio degli italiani è costituito da beni immobili (il 73% degli italiani è titolare di prima casa) e da soldi sul conto corrente (circa 1.400 miliardi di euro).Gli investitori sono scesi al 25% (5,3 milioni) mentre nel 2001 erano pari al 50%.
La cosa sorprendente è che mentre negli ultimi 10 anni gli immobili italiani si siano svalutati del 30%, l'indice MSCI WORLD (che misura la crescita dei mercati azionari) è cresciuto del 122%; tradotto in numeri 300.000 investiti in una casa varrebbero oggi 240.000 mentre gli stessi 300.000€ investiti sul MSCI WORLD sarebbero diventati 666.000€. E cosa hanno fatto gli italiani? hanno comprato case, diminuito gli investimenti e lasciato soldi sui conti correnti: i geni della finanza, verrebbe da dire.

Quindi gli italiani sono molto bravi a risparmiare ma non altrettanto a capire come far rendere in maniera efficiente i propri risparmi.
Su 2.017 miliardi di patrimonio, avere 1.400 miliardi di liquidità (42%) è decisamente troppo sbilanciato.
Questo può derivare da diversi fattori, quali ad esempio la scarsa alfabetizzazione finanziaria correlata alla pretesa di poter decidere da soli di cosa fare dei propri risparmi; oppure ancora dal fatto che pur sembrando una popolazione apparentemente accorta al rischio, gli italiani sono in larga parte sotto-assicurati. Ciò dipende dalla convinzione che solo per il fatto di avere liquidità sui conti correnti e di possedere una casa (spesso con un mutuo sul groppone) abbiamo risolto tutti i problemi. Questa visione, in realtà, non da il giusto peso a quanto costi la mancanza di una sana pianificazione finanziaria.
Tanto per far capire quanto poca coerenza ci sia nelle scelte finanziarie degli italiani basti pensare che pur essendo per il 73% proprietari di una prima casa (spesso unica e che rappresenta la quasi totalità del portafoglio complessivo) di questi solo il 25% la assicura...
Il patrimonio degli italiani è costituito da beni immobili (il 73% degli italiani è titolare di prima casa) e da soldi sul conto corrente (circa 1.400 miliardi di euro).Gli investitori sono scesi al 25% (5,3 milioni) mentre nel 2001 erano pari al 50%.
La cosa sorprendente è che mentre negli ultimi 10 anni gli immobili italiani si siano svalutati del 30%, l'indice MSCI WORLD (che misura la crescita dei mercati azionari) è cresciuto del 122%; tradotto in numeri 300.000 investiti in una casa varrebbero oggi 240.000 mentre gli stessi 300.000€ investiti sul MSCI WORLD sarebbero diventati 666.000€. E cosa hanno fatto gli italiani? hanno comprato case, diminuito gli investimenti e lasciato soldi sui conti correnti: i geni della finanza, verrebbe da dire.

Quindi gli italiani sono molto bravi a risparmiare ma non altrettanto a capire come far rendere in maniera efficiente i propri risparmi.
Su 2.017 miliardi di patrimonio, avere 1.400 miliardi di liquidità (42%) è decisamente troppo sbilanciato.
Questo può derivare da diversi fattori, quali ad esempio la scarsa alfabetizzazione finanziaria correlata alla pretesa di poter decidere da soli di cosa fare dei propri risparmi; oppure ancora dal fatto che pur sembrando una popolazione apparentemente accorta al rischio, gli italiani sono in larga parte sotto-assicurati. Ciò dipende dalla convinzione che solo per il fatto di avere liquidità sui conti correnti e di possedere una casa (spesso con un mutuo sul groppone) abbiamo risolto tutti i problemi. Questa visione, in realtà, non da il giusto peso a quanto costi la mancanza di una sana pianificazione finanziaria.
Tanto per far capire quanto poca coerenza ci sia nelle scelte finanziarie degli italiani basti pensare che pur essendo per il 73% proprietari di una prima casa (spesso unica e che rappresenta la quasi totalità del portafoglio complessivo) di questi solo il 25% la assicura...