IL SECONDO PRINCIPIO DELLA FINANZA? LA DIVERSIFICAZIONE.

Se il principio della finanza recita che “è possibile ottenere rendimenti attesi maggiori soltanto in presenza di rischi attesi anch’essi maggiori”, il secondo principio della finanza afferma che il risparmiatore deve evitare il rischio inutile, rinunciando ad investire tutte le risorse a disposizione in un unico strumento per privilegiare l’investimento in un portafoglio di strumenti finanziari.

Detto così sembrerebbe ovvio, ma nella gran parte dei casi i risparmiatori, qualora non adeguatamente seguiti, tendono a sottovalutare questo principio.

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Facciamo un esempio pratico: abbiamo 3 titoli Bar Trastevere, Cinema the space, e tipografia del sor Enzo.

Leonardo decide di investire tutti i nostri soldi acquistando le azioni della tipografia, visto che conosce bene il Sor Enzo e lo ritiene un grande professionista.

Loredana invece, decide di diversificare sotto-pesando il bar e la tipografia ritenendole più rischiose a favore del cinema.

I rendimenti dei successivi 5 anni saranno i seguenti:

  • Bar +35%
  • Cinema + 20%
  • Tipografia -35%

Leonardo, avendo investito 100.000€ tutti nella tipografia si vede ora un capitale di 65.000€

Loredana, avendo investito 50.000€ nel cinema, 25.000€ nel bar e 25.000€ nella tipografia, avrà ora un capitale di 110.000€.

Un consiglio? Sfruttate anche voi i vantaggi del secondo principio della finanza… come Loredana!