GAMESTOP: UN TENTATIVO MAL RIUSCITO DI DEMOCRAZIA NEL MONDO DELLA FINANZA
Negli ultimi giorni il titolo azionario GameStop ha catturato le attenzioni del mondo finanziario. Ma vediamo insieme cosa è successo…
Per spiegare l’accaduto dobbiamo far riferimento ad alcuni termini prettamente finanziari come short-selling e hedge-funds.
Per tradurre questi termini con parole semplici, possiamo dire che gli hedge funds altro non sono che fondi speculativi, mentre lo short-selling è la vendita allo scoperto, si scommette sul ribasso di un determinato titolo e si guadagna quando questo perde di valore.
Ma cosa c’entra questo con quanto accaduto a GameStop?
Alcuni fondi speculativi avevano scommesso sul ribasso di questa azienda perché da loro ritenuta poco futuribile e con forti contrazioni degli utili.
Alcuni trader dilettanti si sono accordati in massa sull’acquistare il titolo GameStop facendone lievitare il valore a prezzi decisamente sopravvalutati.

Inizialmente la faccenda era partita perché ritenevano il valore del titolo sottovalutato dalle quotazioni, successivamente hanno deciso di dare fastidio ai fondi speculativi comprando e chiedendo a tutti di comprare azioni GameStop, facendone aumentare il prezzo al fine di fare pressione sui venditori allo scoperto, applicando un processo noto come short-squeeze.
Il valore del titolo è passato così dai 18,84$ ai 301$ per azione.
Poiché alcuni hedge fund avevano preso in prestito e venduto milioni di azioni GameStop, stiamo parlando di perdite enormi: questi hanno dovuto riacquistare le azioni per impedire che tali perdite aumentassero ancora. Il riacquisto delle azioni ha aumentato la domanda, il che ha spinto il prezzo ancora più in alto.
Ed ecco servito lo short squeeze - anche se si pensa che alcuni venditori allo scoperto debbano ancora liquidare le loro posizioni, presumibilmente perché sperano che il prezzo scenda e le loro perdite si rivelino più basse.
Tutto questo, se da una parte ha il fascino del risparmiatore normale che fa perdere soldi allo speculatore professionale, dall’altra va sottolineato che alcuni investitori ordinari sono destinati a perdere somme considerevoli quando il prezzo di GameStop scenderà, come in realtà ha già iniziato a fare visto che a il 1° febbraio è scesa a 225$ con una perdita giornaliera del 31%.
Insomma alla fine è più facile che a farsi male siano i risparmiatori o gli investitori “normali” piuttosto che i fondi speculativi dell’alta finanza americana.