CORONA VIRUS: GLI ATTEGGIAMENTI CORRETTI E I COMPORTAMENTI VIRTUOSI SUI MERCATI FINANZIARI

In giorni come quelli che stiamo vivendo sui mercati finanziari, l’incertezza può far mettere in atto comportamenti sbagliati in quanto l’emotività può prendere il sopravvento.

Questo articolo ha l’obiettivo di porre l’attenzione su alcuni semplici concetti che, nell’attuale contesto emergenziale, vanno oltre alle nozioni di finanza ed economia.

Sono consapevole del fatto che il momento che stiamo vivendo sia spaventoso, ma, dal punto di vista finanziario, dietro ogni crisi si nasconde un’imperdibile opportunità.

Alcuni credono che investire significhi fare trading ed indovinare il momento di entrata sui mercati;

Non è così; investire è porre in essere degli atteggiamenti corretti e comportamenti virtuosi.

Osservando l’indice azionario globale MSCI WORLD INDEX, possiamo renderci conto del fatto che, nel lungo termine, cresce sempre.

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Questo perché, all’interno di tale indice sono comprese alcune aziende come ad esempio Amazon, Apple, Coca Cola, che fanno fatturati importanti e producono utili. E di questo l’economia ne beneficia.

Tuttavia, nel breve termine, è pressoché fisiologico il verificarsi di crisi economiche, più o meno generiche, tali da determinare la discesa anche di titoli come quelli che abbiamo citato, nonostante dette aziende continuino a produrre fatturati ed utili importanti.

La crisi di oggi ha toccato picchi minimi del -32%. Osservando il corso di alcune tra le più gravi crisi economiche della storia emerge che, mediamente, i picchi di ribasso si sono attestati intorno al 20%, raramente sono andati oltre, come nel 2002 con un -46%  e nel 2008 con un -52%.

Proprio analizzando queste ultime crisi possiamo rilevare ad esempio come:

se avessimo investito 100.000€ nel 2002, con picco di -46%, avremmo avuto, dopo 18 anni, il 16 febbraio 2020, 629.720€ con una performance del 529%, una media del 31,1% annuo. Dopo la crisi di oggi, nonostante il grande calo, avremmo avuto 428.000 con una performance del 328% e una media del 19,3% all’anno.                                                                            

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considerando di aver investito 100.000€ nel 2008, ci saremmo ritrovati al 16 febbraio del 2020 con un controvalore di 536.000€, una performance del 436% con una media del 43,6% all’anno. Anche oggi dopo il calo avremmo un controvalore di 265.000€, una performance del 165% con una media del 16,5% annuo.
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Sono palesemente dei rendimenti sopra la media.

Gli esempi citati devono far riflettere sull’opportunità che si è venuta a creare sul mercato azionario in questo momento seppur drammatico. Come potete vedere dal grafico, tali occasioni capitano una volta ogni 10 anni, e cavalcare questa fase, investendo della liquidità disponibile, consentirebbe di avere un rendimento medio annuo pari al doppio di ciò che si può ottenere normalmente.

La domanda che dobbiamo porci è dunque la seguente: avendo a disposizione un orizzonte temporale adeguato, investendo oggi ad un -32%, che rendimento ci porteremo a casa nel 2025? e nel 2030? Non lo possiamo sapere in maniera precisa, ma riflettendoci, sono proprio questi i comportamenti virtuosi di cui parlavamo prima. Non dobbiamo pensare che ancora il calo non sia finito, che sarebbe meglio aspettare il momento giusto e così via. Il momento giusto è adesso, perché il mondo non finirà con il corona virus; cambierà, ma non finirà; e l’economia andrà avanti, progredirà sempre, perché le banche centrali e i singoli Stati stanno mettendo e  metteranno in essere i comportamenti virtuosi affinché l’economia possa crescere anche una volta superata questa fase; e ricordiamoci che i mercati finanziari anticiperanno sempre i cicli economici.

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I 100 anni di storia, rappresentati dal grafico confermano tutto ciò. I mercati ricominceranno a performare in modo esponenziale quando meno ce lo aspetteremo, e quando arriverà quel momento sarà meglio poterne beneficiare.

Notate bene che nell’esempio sono stati considerati solo rendimenti semplici e non composti.

In conclusione, per chi ha già investito occorre attendere la futura risalita perché, se si perdono i migliori 40 giorni di risalita delle borse il rischio è quello di non recuperare il ribasso. Per chi ha della liquidità disponibile, sarebbe opportuno riuscire a beneficiare di questa opportunità che si è creata sui mercati finanziari, perché nel lungo termine l’azionario premierà sempre chi saprà sfruttare queste occasioni di ribasso.